Recensioni
Come spiega il compianto Angelo Labbate, rapito alla vita nell’aprile 2012, la prima conoscenza di Matteo Antonio Miraglia avvenne casualmente, leggendo una lettera che gli aveva inviato il corregionale e quasi compaesano Francesco Torraca. Cominciarono delle ricerche, veramente molto difficili e faticose, che, solo grazie alla pazienza di Angelo Labbate, colsero qualche risultato. Fu così possibile affrontare un discorso su un autore tanto sconosciuto ad Accettura, quanto attivo a Torino, impegnato come fu per il trionfo di una pedagogia popolare che, nel secondo Ottocento, si rendeva necessaria nelle campagne meridionali non meno che in quelle settentrionali e nelle periferie delle prime grandi città, si chiamassero Milano e si chiamassero Torino.
Non c’era e non c’è bisogno di molto per capire i grandi meriti e la nobiltà che fu di questo vero e proprio pioniere della nuova pedagogia e del nuovo umanitarismo, spesso identificantesi col socialismo allora nascente.
Nell’anno 2008, intanto, cadeva il primo centenario della morte di Edmondo De Amicis, non meno impegnato sullo stesso terreno di Miraglia. L’Unitep di Matera (Università della Terza Età e della Educazione Permanente), com’era ormai prassi, volle dedicare alla ricorrenza un certo numero di conferenze, nell’ambito delle quali si pensò di organizzare ad Accettura, in provincia di Matera, una giornata di studio su Matteo Antonio Miraglia, che lì era nato. Fu fissata per il 21 marzo 2009, Aula Magna della scuole elementari.
In quella sede, dopo una presentazione di Antonio Pellecchia, presidente dell’Unitep, e dopo un prolusione di Angelo Labbate, il compito di illustrare la personalità e l’opera di Matteo Antonio Miraglia fu affidato al prof. Giovanni Caserta. Oggi, al momento della pubblicazione del presente saggio, non si è voluto trascurare quell’evento, che portò ad un impegno, poi mantenuto, di dedicare una strada di Accettura all’illustre quanto sconosciuto suo figlio. Perciò, pur con qualche ampliamento della relazione del prof.
Caserta, si pubblicano gli atti di quella giornata, che restituì a Matteo Antonio Miraglia quegli onori che si era meritato con le sue nobili battaglie per la scuola, per l’istruzione, contro l’analfabetismo delle classi umili e, in particolare, di quella rurale, che, fra le umili, fu la più umile.
INFORMAZIONI:
Autore | Giovanni Caserta |
Isbn | 978898200139 |