Ma questa è un’altra storia, è il quinto libro di Pinuccio Briamonte, da noi definito cantore di Calvello (Pz), piccolo centro dell’entroterra Lucano. Quali i temi raccontati dall’autore nel nuovo libro? Ci sono i contadini con la loro sofferenza; ci sono le ribellioni, anche brigantesche, per invocare la giustizia sociale e il rispetto umano, ci sono le invocazioni dell’intervento della Madonna, c’è la bellezza estetica e contemplativa dei paesaggi che circondano il paese…Ma ci sono anche temi inediti che riprendono i valori più alti della dignità umana e poesie dedicate agli affetti, all’amore, ai familiari (mamma, nonni…) la cui lettura è sempre fonte di nuove emozioni.
Prezzo: | €12.00 |
SKU: | 9788898200573 |
Dimensione: | 15cm x 2cm x 21cm (LxWxH) |
Peso: | 300 kg |
Recensioni
Prefazione
dell’editore
Ma questa è un’altra storia è il quinto libro dell’amico-scrittore Pinuccio Briamonte. Questi i titoli degli altri quattro: Calvello è nella valle, seguite la via (2010), Sul sentiero della regina, la pista del brigante, (2011), Calvello racconta, racconti da raccontare (2013), Antiche tracce di memoria (2014).
Sono libri che ho letto e che conosco bene per essere stato presente, come relatore, a tutte le presentazioni, insieme all’amico Rocco Alberti che, di questi volumi, aveva scritto le introduzioni-prefazioni. Quanto avrei voluto che avesse scritto anche questa! Purtroppo Rocco ci ha lasciato, improvvisamente, all’inizio dell’anno.
Mi è venuto, così, spontaneo andare a rileggermi ciò che Rocco ha scritto. Devo subito ammettere che alle sue riflessioni, molto ben documentate e argomentate, c’è poco da aggiungere. D’altra parte, la lunga amicizia, e le tante frequentazioni per la messa in scena di commedie teatrali (pensate, organizzate e attuate insieme), lo mettevano nella condizione di conoscere, meglio di tutti gli altri, la visione e la concezione del “mondo” di Pinuccio.
Il titolo del nuovo libro, Ma questa è un’altra storia, porta, però, fuori strada. No! Caro Pinuccio “questa non è un’altra storia! La storia è sempre la stessa!”. Infatti, anche nel nuovo volume ritrovo la civiltà contadina, il brigantaggio, gli antichi rituali dei paesi meridionali, gli spettacolari paesaggi incontaminati, il carattere e i valori dell’identità del popolo calvellese. Sono sincero: sarei rimasto molto deluso se tu avessi abbandonato il “tuo mondo”, quel mondo che hai saputo descrivere, con grande maestria, in questo e nei volumi precedenti.
Durante una presentazione, ricordo di averti definito il “cantore” di Calvello. Aggiungo che tutti i calvellesi dovrebbero essertene grati perché hai saputo descrivere e rendere immortale un “mondo antico” che oggi non esiste più e che, senza i tuoi racconti, non saremmo stati in grado di ricordare.
Aveva ragione Rocco, quando diceva che vi era “un gap di un secolo tra il Paese-trasmittente (che ti fornisce il mondo da raccontare) e tu Autore-ricevente (che quel mondo descrivi con dovizia di particolari e sentimenti autentici come se le esperienze che racconti fossero state vissute in prima persona). Un giorno ci confesserai il tuo segreto. Certo, a volte, ci sono anche le tue esperienze di vita che ti aiutano a comprendere meglio il contesto di ciò che narri. Penso all’emigrazione. E tu l’hai vissuta. Sei partito con la valigia di cartone e poi sei tornato a “combattere/resistere” nel tuo paese, insieme a i tuoi figli.
Quali sono, dunque, i temi raccontati dall’autore nel nuovo libro? Ci sono i contadini con la loro sofferenza; ci sono le ribellioni, anche brigantesche, per invocare la giustizia sociale e il rispetto umano, ci sono le invocazioni dell’intervento della Madonna, c’è la bellezza estetica e contemplativa dei paesaggi che circondano il paese… Parte di quel mondo non esiste più, anche se restano problemi che non hanno trovato soluzione nemmeno oggi. Pensiamo a quante lotte si son fatte per avere un pezzo di terra da lavorare! La terra, che non c’era quando c’erano i contadini, è arrivata troppo tardi. Oggi, non ci sono più i contadini!
Ma l’autore non scrive solo racconti e poesie. In paese tutti lo conoscono e lo apprezzano come artista. Pinuccio, infatti, sovente si esibisce, come cantautore, con il gruppo Li Paisan da lui fondato, di cui fanno parte l’amico Antonio Traficante, il figlio Giacinto e la figlia Maria Grazia. E se non ricordo male: in passato ho assistito anche a qualche esibizione della moglie Beatrice. Come ricordato, è anche autore e attore delle commedie teatrali (scritte in collaborazione con l’indimenticabile amico Rocco Alberti), e esecutore di composizioni figurative ispirate ai luoghi magici del “suo-nostro” paese.
Fin qui, la prefazione è stata un doveroso omaggio e un giusto riconoscimento ad una persona che tanto si è impegnato, come cittadino e come artista, per mantenere alto il nome e il prestigio del proprio paese.
Non posso, ovviamente, chiudere questa prefazione, senza avere, almeno accennato, al contenuto della nuova pubblicazione. Il nuovo libro si compone di 45 racconti. Molti di essi riprendono i temi sopra-ricordati. Ma ce ne sono di inediti che vale la pena sottolineare, specialmente quelli che riprendono i valori più alti della dignità umana. Come non commuoversi di fronte a storie come quelle dei racconti: il gattino, Franco lu lattar, la mamma e la figlia, il capolavoro di Marco….
Nel libro ci sono anche 57 poesie. Accanto a quelle dedicate ai temi più cari come il paese, il castello, la Madonna del Monte, la natura… ce ne sono altre in cui la vena poetica si fa più intimistica. Pensiamo alle poesie dedicate agli affetti, all’amore, ai familiari (mamma, nonni…) la cui lettura è sempre fonte di nuove emozioni.
Caro Pinuccio, posso dirti, in tutta sincerità e tranquillità, che, ancora una volta, se il tuo scopo, come già scriveva Rocco: “è quello di tramandare alle giovani e nuove generazioni le radici fondamentali della gente lucana e gli elementi che facciano riflettere sui valori e le miserie che ci siamo lasciati alle spalle e di conseguenza su ciò che dovremmo apprezzare della vita”, ci sei ampiamente riuscito.
Grazie per avermi pensato, come amico, prima che come editore.
INFORMAZIONI:
Autore | Pinuccio Briamonte |