Tutti conoscono quello che successe dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Le truppe Alleate bombardarono paesi e città. Ma pochi conoscono la fine che fecero i soldati dell’esercito italiano dislocati nei tanti fronti di guerra, che, in seguito all’armistizio, vennero a trovarsi senza ordini e senza direttive. Circa 700mila soldati italiani, disarmati dagli ex alleati tedeschi, vennero deportati nei campi di concentramento. Quasi 80mila furono i soldati che persero la vita durante la tragica ritirata dalla Russia. In Africa l’esercito inglese fece prigionieri oltre 300mila soldati italiani. Circa 125.000 furono fatti prigionieri degli Stati Uniti. Oltre 50.000 furono quelli fatti prigionieri dalla Francia.
Il volume intende ricordare i sacrifici di soldati mal equipaggiati; caduti e dispersi in terre lontane; rientrati con mille peripezie attraverso itinerari difficili e aiuti inattesi; prigionieri ingabbiati nelle stive delle navi e affondati; combattenti diventati ostaggi con viaggi interminabili verso destinazione ignota; soldati trattenuti oltre la fine della guerra e non desiderati a rientrare in Italia. Pagine di storia poco raccontate. Le “storie” di questi contadini, artigiani, operai devono appartenere alla “Storia” delle nostre comunità, oggi libere, anche grazie al loro sacrificio.