Una storia, tante facce
Il volume, seppure in modo non esaustivo, racconta la Storia del Calcio a Castronuovo, dei tanti protagonisti che si sono cimentati con questo sport richiamando le loro peculiarità, il loro spirito e il loro modo di stare in campo. Il ricco corredo fotografico, che copre un periodo di circa 70 anni, presenta i volti dei calciatori che, calcando quel rettangolo di gioco del mitico Campo del lago prima e del Campo di contrada Cerasia poi, hanno suscitato entusiasmo e orgoglio negli appassionati spettatori di quelle domeniche del paese. Tante sono le facce anche degli innumerevoli avversari delle squadre dei paesi vicini con cui, seppure dopo accanite e spigolose partite si è instaurato rispetto, stima, familiarità e amicizia che sono durati nel tempo e che sono stati tanta parte del calcio castronovese e del calcio della regione Basilicata.
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Georges Brassens, amico mio
Il volume può essere considerato l’opera omnia di Beppe Chierici che ha realizzato il sogno della sua vita: tradurre in italiano “tutte” le canzoni di Georges Brassens, poeta, compositore e cantautore francese con origini lucane. Il libro si divide in tre parti. La prima è costituita da una nota dell’editore Franco Villani, da un’introduzione e un’intervista di Giancarlo Passarella che mettono in risalto la vita artistica e professionale di Chierici. Seguono: un testo in francese di Mirella Conenna, e un testo di Margherita Zorzi che riflettono sugli aspetti metrici e stilistici affrontati da Chierici nella traduzione-trascrizione in italiano delle canzoni di Brassens. Segue un’accurata analisi tematica e stilistica della giovane neo-laureata Isabel Perrone sulla canzone “Les patriots” (“I patriottardi”, nella traduzione in italiano). Conclude la prima parte una nota dello stesso Beppe Chierici che racconta un po’ della sua vita d’artista giramondo, del suo incontro con l’opera poetica e musicale di Brassens e la sua amicizia con lui. La parte centrale del testo è composta dalle 170 canzoni di Brassens con testi a fronte in francese e in italiano. La terza parte si apre con una postfazione di Walter De Stradis, un testo di Andrea Caponeri, che prende spunto da un’avventura africana di Beppe per parlare della discografia di Chierici e Brassens. Segue una rassegna stampa sulla cinquantennale opera musicale di Chierici. La chiusura del volume è affidata alle illustrazioni di Dario Faggella.
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Istoria della città di Potenza
Giuseppe Rendina scrive Istoria della città di Potenza fra il 1668 e il 1673. Nel 1758, don Gerardo Picernese la trascrive e la accresce aggiungendovi informazioni che arrivano fino al 1773. Nel 1913, un certo Vincenzo Losasso vendeva il manoscritto alla Biblioteca Provinciale di Potenza. Il manoscritto è composto da 793 pagine distribuite in quattro libri. Fra gli argomenti trattati: origini della città di Potenza, Vita e Martirio dei Santi Dodici Fratelli, Vita e Morte del Glorioso S. Laviero, Martirio dei Santi Primo, Sonzio e Valentino, Vita di Gerardo La Porta di Piacenza, cronotassi dei vescovi dal 494 al 1771, infeudazione di Potenza alla famiglia Guevara e, successivamente, ai Loffredo. Il manoscritto presenta molti brani in latino. Per favorirne una più ampia divulgazione e comprensione, nelle note,sono state inserite le relative traduzioni in italiano.
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Disegno storico della Letteratura Lucana
Il nostro Disegno storico della letteratura lucana guarda al lettore comune. Nella prima parte, procedendo dall’età classica fino ai giorni nostri, traccia le linee che le lettere lucane hanno avuto in relazione alla individualità dello scrittore e al tempo. Nella seconda parte, il lettore troverà trentatré schede monografiche, dedicate a trentatré autori definiti “protagonisti”. L’opera non è scritta con la freddezza di un catalogo, ma con partecipazione, come vuole chi col pubblico intende dialogare, e come vuole chi ritiene che non si può fare critica letteraria se non entrando nell’intimo dell’uomo e nel suo tempo. Il che chiede simpatia ed empatia. Cosa che Caserta sa esercitare bene, non fosse altro perché, critico letterario, pur di indirizzo sociologico e storico, è anche scrittore – lasciatecelo dire – di valore nel panorama lucano.
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