Recensioni
Per raccontare la vita della madre l’autrice sceglie la forma antologica, un modo un po’ insolito, trattandosi, in sostanza, di una biografia, ma ne risultano bozzetti di vita, quasi dei fermo-immagine di una pellicola in cui, secondo una successione temporale ordinata si snoda la lunga e intensa esistenza della protagonista. Capitolo dopo capitolo l’autrice, in una sorta di impersonalità della scrittura che ricorda quella verghiana fa parlare la madre con il linguaggio e il modo di esprimersi che le sono propri, senza modificarli, anche quando sono prettamente dialettali, ripetitivi e un po’ poveri, sicché è la stessa Vita Maria a raccontarsi. Nel racconto ci sono tutte le persone che hanno contato nella sua vita e le circostanze che ne fanno emergere la personalità, la sua concezione della vita: nascite, matrimoni, lutti, la dura fatica del lavoro, la malattia, le difficoltà economiche, e uno stile educativo rigido, ma sano e dettato dalla necessità.