In occasione del Centenario della società rossoblù (1919-2019), Pino Gentile, giornalista, con questa monografia inedita, rende omaggio ad Alfredo Viviani fondatore e Presidente del Potenza dal 1925 al 1937. Originario di Venosa, Viviani arrivò a Potenza nel 1905. Sportivo, scrittore, atleta imbattibile sia nella corsa veloce che in quella di mezzo fondo, vinse quattro medaglie d’oro e molte di argento. Morì a soli 48 anni per una banale poliomelite. Nel 1948, la città di Potenza, per riconoscenza, gli intitolò il Campo Sportivo che da allora porta il nome “Stadio Alfredo Viviani”. Nel volume: la storia del Potenza, informazioni sulla squadra, sui Presidenti, sugli allenatori e i cannonieri. Completano il libro una serie di vignette di Mario Bochicchio.
Dimensione: | 15cm x 1cm x 21cm (LxWxH) |
Peso: | 200 kg |
Recensioni
NdA
Niente retorica ma sentimenti veri, autentici, nel ricordare Alfredo Viviani il “pioniere” del Potenza Sport
Club, grande presidente del glorioso sodalizio. A 18 anni era una statua greca, imbattibile, sia nella corsa veloce
che in quella di mezzo fondo, tanto da vincere quattro medaglie d’oro e molte d’argento.
Il Centenario della società rossoblù (1919-2019) ci offre la preziosa occasione per una rivisitazione della figura di Alfredo Viviani, sul conto del quale si sono avute nuove informazioni che contrastano con quelle fornite dal compianto fratello Francesco, nel corso di una intervista che mi concesse, nel 1974, all’epoca della realizzazione del libro In fondo al sacco pubblicato dopo
il ritorno del Potenza in serie “C”, grazie al Presidente Nino Somma. La mamma di Viviani – sostiene il fratello Francesco – si chiamava Maria Antonia Colucci, ma una notizia, da noi attinta al Comune di Venosa, riporta che si chiamava Maria Talucci. Un piccolo mistero rimane anche intorno alla data della morte che oscilla fra il 7 e l’8 dicembre 1937.
Anche questo arcano non ci è stato per nulla chiarito dall’ufficio anagrafe del Comune di Potenza, perché all’epoca della morte di Viviani – ci è stato confermato – bastava una semplice dichiarazione di morte da parte del Comune per essere seppelliti nel cimitero di Potenza.La grandezza di Alfredo Viviani non può essere certamente emulata dalla vasta platea dei presidenti che hanno fatto la storia del Potenza dal 1919 ad oggi, nell’arco di 100 anni di un’attività vivace e contraddittoria. Nessun presidente del Potenza si è caratterizzato con una vastità e qualità di impegno come Alfredo Viviani, esempio forse unico, non solo in Italia, che avrebbe meritato maggiore considerazione e gratitudine per quanto ha fatto nella sua breve vita stroncata da una banale poliomelite a soli 48 anni.
La sua personalità è ancora tutta da scoprire. Il suo ricordo è, però, sempre vivo nel cuore degli sportivi potentini, ma pochi di essi, soprattutto i giovani, sono a conoscenza del fatto che Viviani, prima di essere un dirigente sportivo è stato atleta, scrittore, giornalista.
Insieme a Egeo Carcavallo ha scritto La lucaneide, operetta-rivista in 2 atti e 5 quadri. Era uno specialista
nella scelta dei più stretti collaboratori: non ne ha mai sbagliato uno.
Riteniamo che la città di Potenza, con il suo territorio e l’intera Basilicata, debbano essere grati ad
Alfredo Viviani per il suo grande impegno sportivo nel corso della sua breve vita.
In occasione del Centenario del Potenza Sport Club, la pubblicazione del libro Potenza calcio, un anno da
Leoni è stato un doveroso omaggio alla storia del glorioso sodalizio rossoblù.
La pubblicazione del libro Alfredo Viviani, profeta del pallone e l’istituzione del Premio Nazionale Alfredo Viviani sono, invece, il giusto riconoscimento alla persona che ha permesso la nascita del Potenza.
INFORMAZIONI:
Autore | Pino Gentile |