Il fumetto riporta le vicende storiche del moto carbonaro che coinvolse Calvello, piccolo paese della Basilicata nel 1822. Di Calvello era, infatti, Carlo Mazziotta designato a guidare la rivolta antiborbonica in Basilicata. Un reparto di 1000 soldati Austriaci arrestò i rivoltosi. La Corte Marziale processò 52 imputati emettendo 33 condanne a morte. Per 9 di essi la sentenza fu eseguita il giorno 13 marzo 1822.
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Calvello, i Moti carbonari del 1822
Nei libri e manuali scolastici trova posto la “Grande Storia” con i nomi dei grandi personaggi storici. Anche nei miei ricordi di scuola elementare il maestro ci parlava di eventi e fatti che erano avvenuti lontano da noi.
Sempre dai ricordi scolastici riaffiorano nomi di personaggi celebri.
Chi non ricorda Silvio Pellico, autore de “Le mie prigioni” il libro che, secondo il primo Ministro Metternich, costò all’Austria più di una battaglia perduta.
Chi non ricorda la frase di Amatore Sciesa, carbonaro milanese, che sotto la propria abitazione dicendo “tiremm innanz” rifiutò di fare i nomi degli altri carbonari avviandosi fieramente verso il patibolo. Altrettanto conosciuto è il nome di Goffredo Mameli, autore dell’inno d’Italia.
L’elenco potrebbe continuare a lungo.
Ci chiediamo: sono stati soltanto costoro che hanno reso possibile l’Unità d’Italia? Certamente No! C’è infatti una moltitudine di uomini e donne che con le loro azioni hanno contribuito all’unificazione dell’Italia, ma questi nomi non compaiono nei libri di storia.
Anche Calvello, come tanti altri centri minori dell’Italia, ha infatti scritto pagine memorabili di storia patria. Ecco perche concordiamo con la lezione degli Annales degli storici francesi Bloch e Braudel. Solo pensando al Risorgimento come periodo di lunga durata, infatti, si può avere una giusta comprensione e una più naturale collocazione degli episodi e degli avvenimenti avvenuti nelle città e nei comuni dell’Italia intera.
In tal senso possiamo considerare Calvello paese del Risorgimento. A tutt’oggi sono stati individuati oltre 200 nomi di patrioti calvellesi che parteciparono al processo di unificazione dell’Unità d’Italia.
Al fine di perpetrarne la memoria alla comunità e alle nuove generazioni, nei locali del chiostro francescano di S. Maria de Plano, è stata allestita la Stanza della Libertà che può essere considerata un’anagrafe di tutti i patrioti calvellesi che hanno preso parte al Risorgimento. Per celebrare degnamente la ricorrenza del 13 marzo è stata istituita la Giornata del Ricordo.
Per tale occasione è stato pubblicato, dalla casa editrice Villani Libri Editore, con testi di Franco Villani e disegni di Franco Carella, un fumetto (disponibile in tutte le librerie di Potenza) in cui sono raffigurati i fatti del moto carbonaro che coinvolse Calvello nel periodo fra il dicembre 1821 e il marzo 1822.
Di Calvello era, infatti, Carlo Mazziotta, che nel 1821, fu designato dalla Lega dei patrioti Europei di Napoli a guidare la rivolta antiborbonica in Basilicata.
Nel febbraio del 1822, Giuseppe Venita, ex capitano dell’esercito borbonico si recò a Calvello ove fu nascosto da fra’ Luigi. U
na spia avvertì la polizia. Il frate venne arrestato e rinchiuso nelle carceri del paese. L’arresto fu l’occasione per insorgere.
Nella notte del 10 febbraio circa sessanta uomini assalirono le carceri per liberare fra’ Luigi.
Da Potenza, al comando del Generale Filippo Roth, accorse un reparto di 1000 soldati Austriaci. I rivoltosi vennero arrestati e giudicati da una Corte Marziale insediata nel castello. Il 12 marzo 1822 ben 33 dei 52 imputati furono condannati a morte.
Il fumetto ricorda la storia e i nomi dei nove condannati a morte che furono fucilati il giorno 13 marzo 1822.
INFORMAZIONI:
Autori | Franco Villani - Franco Carella |
978-88-98200-023 |