Il primo libro completo sulle orchidee di Basilicata che descrive le specie, la biologia e l’ecologia di queste piante che non finiscono mai di incuriosire con la loro rara bellezza. Il libro è il risultato di una ricerca che ha attraversato bordi fluviali, radure, steppe, foreste che ammantano un territorio in gran parte disabitato. Il testo offre una valida guida al riconoscimento delle specie fornendo al lettore le chiavi analitiche per apprezzare il vasto patrimonio di orchidee nei nostri territori, arricchito da rare illustrazioni commissionate da orti botanici e nobili del Rinascimento europeo. Un libro atteso da decenni che non può mancare nella libreria di naturalisti, escursionisti e cultori della materia.
Prezzo: | €24.00 |
SKU: | 9788898200566 |
Dimensione: | 17cm x 2cm x 24cm (LxWxH) |
Peso: | 700 kg |
Recensioni
Prefazione
Fulco Pratesi
Da piccolo, avrò avuto 7 o 8 anni, sorsi con i miei fratellini in un fosso del Viterbese dove eravamo sfollati di guerra, una pianticella dalle foglie lisce e maculate che ci faceva pensare al manto delle pantere che popolavano le giungle dei romanzi di Salgari. Ci ripromettemmo di seguirne giorno per giorno lo sviluppo per vedere che fiore sarebbe uscito da quella roset-ta fogliare, fino a che sbocciò una spiga di complicati fiorellini giallo chiari che, spulciando un vecchio libro della biblioteca, rivelò essere una orchidea provenzale (Orchis provincialis).
Già allora le piante mi appassionavano tanto che, prima dell’avvento dello Scotch Tape, il nastro adesivo portato dagli americani nel dopoguerra, m’industriavo a fissare le pianticelle raccolte ed essiccate con le stri-sce collose ricavate dai fogli dei francobolli. Una passione che mio padre pensava avessi ereditato dal mio trisavolo, Antonio Bertoloni, un botanico di Sarzana, città ligure ai confini con la Toscana, da dove proveniva la mia famiglia paterna, autore di una monumentale Flora Italica, le cui ta-vole acquerellate avevo visto a casa mia. Di tutti i libri e le guide naturalistiche che ingombrano la mia biblioteca, quelli sulle orchidee occupano uno spazio ragguardevole, sia per la loro bellezza, sia per la loro rarità. Le strategie riproduttive di queste piante hanno sempre incontrato un’attenzione particolare da parte dei naturalisti.
Fatte queste premesse, piuttosto personali, vorrei esprimere il mio giudizio e la mia ammirazione per l’opera “Le orchidee selvatiche in Basilica-ta” di Fabrizio Gennaro Arresta che state per sfogliare. Oltre alle considerazioni generali e alle spiegazioni utilissime sugli argomenti in essa contenuti, la descrizione delle singole specie; suddivise in generi per facilitare la consultazione; questo libro spicca per diversi apprezzabilissimi motivi:
In primo luogo le utili spiegazioni sulle origini dei nomi scientifici, che ri-salgono agli scopritori o al toponimo della scoperta, spesso introvabili altrove; inoltre l’accurata descrizione delle caratteristiche specifiche, agile e non troppo pesante per un semplice amatore. Infine, la descrizione degli habitat, la diffusione e lo stato di conservazione delle singole specie.
Queste descrizioni, introdotte, per ogni genere, da una preziosa ed efficace incisione del botanico inglese Robert Morison dell’università di Oxford nel 1715, ed altre più antiche, danno il senso della ricchezza di orchidee che il meridione d’Italia, e in questo caso l’antica Lucania, preservano nei luoghi non ancora invasi dalla furia cementizia e dall’agricoltura deva-stante.
Su tutto questo importante e insostituibile apparato, descritto con stile agevole anche per i non iniziati, spicca la bellezza delle fotografie.
Ogni specie (compresa la bella Ophrys bertolonii dedicata al mio antenato), fotografata con perizia e passione, compare e giganteggia in piena fioritura e in dimensioni pressoché reali nel suo particolare habitat, spesso esclusivo.
Garighe assolate e steppe aride, sottoboschi ombrosi e macchie mediterranee, pinete e coltivi abbandonati fanno da sfondo e affascinano nelle ta-vole fotografiche di questo libro che considero uno dei più belli e impor-tanti che la bibliografia naturalistica anche divulgativa abbia realizzato negli ultimi tempi.
INFORMAZIONI:
autore | Fabrizio Gennaro Arresta |